mercoledì 29 settembre 2010

L'amore secondo Bill Parrish

“«Facile per te; prendi quello che vuoi perché ti fa piacere. Non è amore».
«E che cos’è?».
«Un’inconsulta infatuazione che per il momento hai voglia di concederti. Manca tutto ciò che più conta».
«Sarebbe cosa?».
«Fiducia, responsabilità, assumerti il peso delle scelte e dei sentimenti, passare il resto della vita tenendo fede a questi e soprattutto.. non ferire l’oggetto del tuo amore».
«Così è questo l’amore secondo William Parrish?».
«Moltiplicalo all’infinito, portalo negli abissi dell’eternità e vedrai appena uno spiraglio di quello di cui parlo».
[...]
«Ho amato Susan dal primo momento in cui è nata e la amo sempre con lo stesso affetto. Quello che sogno è un uomo che sappia amarla, che sia degno di lei, che sia di questo mondo, di questo tempo, che abbia la grazia, la compassione e la forza di starle accanto mentre lei avanza in questa bella cosa chiamata vita».”


(dal film Vi presento Joe Black)

lunedì 27 settembre 2010

Come lo sai che ti ama?

“«[...] Allison ti ama. [...] Come lo sai?».
«Perché conosce la cosa peggiore di me e le sta bene».
«Qual è?».
«No, non è una cosa sola. È un'idea, Joe. E’ solo.. Ehm.. E’ come.. conoscere i segreti dell'altro, i più profondi.. nascosti.. segreti».
«Quelli più profondi e nascosti?».
«Sì. E poi.. si è liberi».
«Liberi?».
«Sì, liberi. Liberi di amarsi l'un l'altro completamente, totalmente, solo.. senza paura. Non c'è niente che l’uno non sappia dell'altro e.. va bene».”


(dal film Vi presento Joe Black)

mercoledì 22 settembre 2010

Difficoltà

“Davvero, ogni prova è in realtà una prova d’amore. Prova di quanto ognuno riesce a spogliarsi di sé, a liberarsi: a restituirsi agli altri (e all’Altro).”
(Salvatore Mannuzzu)

sabato 18 settembre 2010

Un'umile pozza


“Vorrei essere un’umile pozza d’acqua che riflette il cielo.”

lunedì 13 settembre 2010

L'arte di ascoltare

“I più invece, a quanto ci è dato vedere, sbagliano, perché si esercitano nell’arte del dire prima di essersi impratichiti in quella di ascoltare, e pensano che per pronunziare un discorso ci sia bisogno di studio e di esercizio, ma che all’ascolto, invece, possa trarre profitto anche chi vi s’accosta in modo improvvisato. Se è vero che chi gioca a palla impara contemporaneamente a lanciarla e riceverla, nell’uso della parola, invece, il saperla accogliere bene precede il pronunciarla.”

(Plutarco, L’arte di ascoltare
in Francesco Romano, Figli di questo tempo)

lunedì 6 settembre 2010

L'intimità costitutiva

“Questo nucleo della persona, è il suo sacrario, un luogo dove può entrare solo l’individuo e nessun altro se lui non vuole. L’esistenza di questa parte dell’uomo è garanzia che falliranno tutti i totalitarismi, e le tirannie perché non potranno mai arrivare a dominare qui. Questo giustifica l’eroismo, il martirio, la decisione di perdere anche la libertà esterna ma di non consegnare all’altro che mi insidia il mio mondo interiore. Un uomo può perdere le cose più preziose ed essere sempre sé stesso.
"IL saggio (...) anche se ha un grande affetto per gli amici e li ama come e più di se stesso, porrà sempre dentro di sé il termine di ogni bene e ripeterà ciò che disse Stilbone, quello Stilbone che Epicuro rimprovera nella sua lettera. La sua città natale era stata presa; egli aveva perduto la moglie e i figli. Mentre solo, e tuttavia felice, usciva fuori dalla città incendiata, gli fu chiesto da Demetrio se avesse perduto qualcosa. «Tutti i miei beni - rispose - sono con me». Ecco un uomo forte e coraggioso che vinse il suo stesso vincitore. «Non ho perduto nulla» egli disse, e costrinse l’altro a dubitare se avesse veramente vinto. «Tutti i miei beni sono con me»"*”

*L. A. Seneca, L’arte di vivere

(Francesco Romano, Figli di questo tempo)