"Il dolore dell'uomo somiglia al comportamento dei gas; come una certa quantità di gas, posta sotto pressione, riempie in ogni caso uno spazio vuoto, indipendentemente dalla sua grandezza, così il dolore, grande o piccolo che sia, riempie in ogni caso l'animo dell'uomo, la coscienza umana."
(Viktor E. Frankl, Uno psicologo nei lager)
"Spesso dobbiamo semplicemente stare vicino a chi soffre, inchinandoci davanti al mistero della sua sofferenza."
(Giancarlo Cavalleri, Il mistero del dolore, in Fogli n.114)
4 commenti:
E' proprio vero che non bisognerebbe mai minimizzare il dolore dell'altro, perchè in quel momento quel dolore lo riempie (anche quando a noi sembra piccolo o 'stupido').
Mi hanno sempre insegnato che qualsiasi dolore va elaborato.
Ma il "come" spetta a noi.
Il dolore del corpo lo vedi, quello dell'anima no.
E se non lo tiri fuori e non lo guardi negli occhi...forse si nutrirà ancora di dolore.
P.S.: io "adoro" quel libro!
Anche il prossimo post sarà tratto da quel libro.
;-)
Attendo attendo...;-)!
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