martedì 22 settembre 2009

Matematica e poesia

"Chi non ha mai avuto occasione di approfondire la conoscenza della matematica, la confonde con l'aritmetica e la considera un'arida scienza. In realtà è una scienza che richiede molta immaginazione. Uno dei più grandi matematici del nostro secolo osserva giustamente che è impossibile essere matematico senza avere l'animo del poeta. E' necessario rinunciare all'antico pregiudizio secondo il quale il poeta deve inventare qualcosa che non esiste, che immaginazione e invenzione sono la stessa cosa. A me pare che il poeta deve soltanto percepire qualcosa che gli altri non percepiscono, vedere più lontano degli altri. E il matematico deve fare la stessa cosa."
(Sof'ja Vasilyevna Kovalevskaya)

1 commento:

Allegra ha detto...

Già...il poeta non inventa qualcosa che non esiste.
Riesce solo a "penetrare" quello che esiste e a raccontarlo...