“Quando uno si innamora - o «continua a essere innamorato» - il mondo acquista un significato e una pienezza - persino uno splendore - di cui era privo quando i nostri occhi non erano potenziati dalla forza dell’amore. Meraviglioso non ci appare solo l’essere amato; la creazione tutta assume una bellezza insolita. Tutto sembra brillare di luce nuova. La spiegazione di un tal fatto non ha nulla di complicato. In altro luogo, ricorrendo a un linguaggio strettamente filosofico, ho definito la bellezza come «l’essere portato a pienezza e divenuto presenza». Uno dei fattori ineliminabili di questa «pienezza» è la totalità o compiutezza che, da tempi immemorabili, è annoverato tra gli elementi del bello. Una realtà incompiuta - senza il tocco finale che ne fa un autentico capolavoro - non è bella. Ebbene, l’essere amato è colui che completa per noi l’universo, gli dona l’interezza, ce lo avvicina... e lo fa risplendere di nuovo fulgore.
Al pari del cosmo, anche noi siamo resi «completi». Anche noi brilliamo di splendore - di forza, di vigore, di contentezza - inusitato.”
Al pari del cosmo, anche noi siamo resi «completi». Anche noi brilliamo di splendore - di forza, di vigore, di contentezza - inusitato.”
(Tomás Melendo Granados, Otto lezioni sull’amore umano)
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