domenica 17 gennaio 2010

Tutta la felicità della vita

«Il male? Il male?» rispose Pierre. «Noi tutti sappiamo cosa è male per noi.»
«Sì, noi lo sappiamo; ma quel male che conosco tale per me, io non lo posso stabilire in un altro uomo» - ripeté il principe Andrea, animandosi sempre più e desiderando evidentemente di manifestare a Pierre la sua nuova maniera di vedere le cose. Egli parlava in francese. «Je ne connais, dans la vie, que deux maux bien réels: c’est le remords et la malarie. Il n’est de bien que l’absence de ces maux.* Vivere per sé, evitando soltanto questi due mali: ecco la mia saggezza di adesso.»
«E l'amore del prossimo, e l’abnegazione di sé? » cominciò a dire Pierre. «No, io non posso consentire con voi! Limitarsi a vivere in modo da non commettere il male, per non avere a pentirsi, è ben poca cosa. Io vivevo così, vivevo per me e ho sciupato la mia vita. E soltanto ora, quando vivo, o almeno mi sforzo» Pierre si corresse per modestia «di vivere per gli altri, soltanto ora ho compreso tutta la felicità della vita. No, non sono d'accordo con voi, ma anche voi non pensate quello che dite.»

*Io non conosco nella vita che due veri mali: il rimorso e la malattia. E il bene non è che l'assenza di questi mali.

(Lev Tolstoj, Guerra e pace)

2 commenti:

Alessandro Iapino ha detto...

ciao, complimenti per l'idea del il tuo blog, cui arrivo da "motividifamiglia" dove ho trovato un tuo commento stamattina.

Perchè non metti un feed per poter seguire i tuoi nuovi post?

alessandro

1sorriso.. ha detto...

Non ho ancora un'idea precisa di come funzioni un feed, ma mi attiverò.. grazie.
Benvenuto!