“Dal suo punto di vista Maslow ha individuato due tipi di motivi: quelli da deficienza o carenziali e quelli di crescita. In corrispondenza a essi, anche la vita psichica dell’individuo può essere motivata o dal sistema «carenza-bisogno-gratificazione», oppure dal sistema «crescita-meta motivata». Si può, quindi, avere prevalenza dei motivi carenziali oppure di quelli accrescitivi in diversi comportamenti dell’individuo. [...]
Rispetto alla relazione con l’ambiente, il soggetto guidato dai bisogni carenziali dipende ansiosamente da altre persone, ha paura di essere abbandonato e può diventare aggressivo; se stimolato da motivi di crescita si sente più libero, meno dipendente dall’ambiente e dagli altri, meno ansioso e bisognoso di lode e di prestigio. In particolare, nelle sue relazioni interpersonali egli può strumentalizzare le persone per ottenerne sicurezza, ammirazione e affetto, oppure può percepire e amare gli altri disinteressatamente per ciò che sono e non per ciò che gli possono offrire.
Ancora, il soggetto guidato dal bisogno di sicurezza si difende da ogni minaccia, ha paura di crescere e di essere indipendente e libero, e pertanto tende alla regressione; chi, invece, è dominato dalla tensione verso la crescita accetta e sviluppa le sue capacità, ha fiducia in sé e negli altri. Infine, la prevalenza dei motivi carenziali fa sì che il soggetto abbia paura di conoscersi per non perdere la stima di sé, sentirsi inferiore, debole o cattivo, e pertanto si difende ricorrendo ai vari meccanismi consci o inconsci per non entrare in contatto con verità spiacevoli e dolorose; se prevalgono, invece, i motivi di crescita, il soggetto non teme la verità su sé stesso e sulla realtà, non rifiuta il rischio della conoscenza, anzi la cerca per crescere di più e perfino per superare positivamente l’ansietà.”
Rispetto alla relazione con l’ambiente, il soggetto guidato dai bisogni carenziali dipende ansiosamente da altre persone, ha paura di essere abbandonato e può diventare aggressivo; se stimolato da motivi di crescita si sente più libero, meno dipendente dall’ambiente e dagli altri, meno ansioso e bisognoso di lode e di prestigio. In particolare, nelle sue relazioni interpersonali egli può strumentalizzare le persone per ottenerne sicurezza, ammirazione e affetto, oppure può percepire e amare gli altri disinteressatamente per ciò che sono e non per ciò che gli possono offrire.
Ancora, il soggetto guidato dal bisogno di sicurezza si difende da ogni minaccia, ha paura di crescere e di essere indipendente e libero, e pertanto tende alla regressione; chi, invece, è dominato dalla tensione verso la crescita accetta e sviluppa le sue capacità, ha fiducia in sé e negli altri. Infine, la prevalenza dei motivi carenziali fa sì che il soggetto abbia paura di conoscersi per non perdere la stima di sé, sentirsi inferiore, debole o cattivo, e pertanto si difende ricorrendo ai vari meccanismi consci o inconsci per non entrare in contatto con verità spiacevoli e dolorose; se prevalgono, invece, i motivi di crescita, il soggetto non teme la verità su sé stesso e sulla realtà, non rifiuta il rischio della conoscenza, anzi la cerca per crescere di più e perfino per superare positivamente l’ansietà.”
(Eugenio Fizzotti)
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