martedì 5 gennaio 2010

Il tempo che mi appartiene

“— E che dire, — seguitò St. Clare, parlando in astratto ma con molta emozione, — di qualcuno che, chiamato invano dal suo cuore, dalla sua istruzione, dai bisogni della società, a qualche nobile scopo si è contentato di andare alla deriva, sognatore inutile e spettatore neutrale delle lotte, delle angosce e delle ingiustizie degli uomini, quando avrebbe potuto fare la sua parte?
— Direi, — osservò la signorina Ophelia, — che dovrebbe pentirsi e cominciare adesso.
— Sempre pratica e dritta allo scopo! — commentò St. Clare col volto illuminato da un sorriso. — Tu non mi lasci mai tempo per le considerazioni generali, cugina mia: mi riporti in quattro e quattr’otto al tempo presente; hai sempre in mente una specie di eterno adesso.
Adesso è il solo tempo che mi appartiene. —”

(Harriet Beecher Stowe, La capanna dello zio Tom)

2 commenti:

Allegra ha detto...

"Adesso è il solo tempo che mi appartiene"- non ci crederai ma ce l'ho scritta in camera...

1sorriso.. ha detto...

Grande!
Dovrei farlo anch'io, per ricordarmelo più spesso:
"Adesso è il solo tempo che mi appartiene."
A prestissimo!!
;-)