martedì 16 aprile 2013
Fedeltà
sabato 11 dicembre 2010
L'estate dell'amore

Sorgono così frustrazioni e delusioni; le erbacce devono essere sradicate e le piante hanno bisogno di dosi supplementari di acqua per non avvizzire sotto il sole. Dare e ricevere amore non è più così facile. Scopriamo che non siamo sempre felici e che non sempre ci sentiamo ben disposti. La realtà non è all’altezza delle aspettative.
A questo punto molte coppie cadono preda della disillusione. Non vogliono lavorare per costruire un rapporto sano e irrealisticamente desidererebbero che fosse sempre primavera. Biasimano il loro partner e rinunciano alla lotta. Ciò che non capiscono è che l’amore non è sempre facile; a volte per tenerlo vivo bisogna faticare sotto un sole incandescente. Nella stagione estiva dell’amore, dobbiamo prestare la massima cura alle necessità del nostro partner e, al tempo stesso, chiedere e ottenere l’amore di cui abbiamo bisogno. Nulla di tutto questo avviene automaticamente.”
mercoledì 14 luglio 2010
Speranza e lotta
“Con monotona insistenza si sente ripetere il ritornello piuttosto logoro che “la speranza è l’ultima a morire”, come se la speranza fosse un appiglio per andare avanti senza complicazioni, senza inquietudini di coscienza; o come se fosse un espediente per rimandare sine die la necessaria rettifica di condotta, la lotta per raggiungere mete nobili [...].
Direi che questa è la via per confondere la speranza con la comodità. [...] l’ambizione più alta si riduce a evitare ciò che potrebbe modificare la tranquillità - apparente - di una mediocre esistenza. Quando l’anima è timida, rattrappita, pigra, la creatura si riempie di sottili egoismi e si accontenta che i giorni e gli anni trascorrano sine spe nec metu, senza le aspirazioni che esigono sforzo, senza i sussulti della lotta: ciò che importa è evitare il rischio dei dispiaceri e delle lacrime. Quanto si è lontani dall’ottenere qualcosa se si è perso il desiderio di possederlo, per timore del prezzo da pagare per la sua conquista!
C’è poi l’atteggiamento superficiale di coloro che - [...] - fanno poesia facile sulla speranza. Incapaci di affrontare sinceramente se stessi e di dichiararsi per il bene, riducono la speranza a un miraggio, a un ideale utopistico, alla semplice evasione di fronte alle angosce di una vita difficile. La speranza - la falsa speranza - diviene per costoro una frivola velleità, che non serve a nulla.”
(Josemaría Escrivá, Amici di Dio)
Quanto si è lontani dall’ottenere qualcosa se si è perso il desiderio di possederlo, per timore del prezzo da pagare per la sua conquista!
venerdì 2 aprile 2010
"Ecce Homo"
(Ferdinando Rancan, In quella casa c’ero anch’io)