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venerdì 21 maggio 2010

La fortuna di avere amici veri

“[...]
ma tu sei al mio fianco
il mondo intorno a me è confuso
ma con la fede tua ritroverò la mia.
[...]
Siamo tu ed io nella notte
è questione di fortuna se
la vita ha dato a me
un caro amico come te.”

(Sting & David Hartley, Un caro amico come te - Soundtrack Italiano
,
dal film d'animazione Le follie dell'imperatore)

domenica 21 febbraio 2010

Giorni speciali

Ci sono luoghi dove ti senti sempre e comunque a casa (anche se ti ci puoi perdere.. ;-) ); dove, anche se a volte il mondo ti fa sentire fuori luogo, sai di essere sempre accolto e voluto bene così come sei.
Ci sono persone che vedono lontano e vedono in te qualcosa che nemmeno tu stesso vedi e che ancora deve venire fuori; e quando il fiore comincia a sbocciare e ‘il pulcino esce dal guscio’ sono pronte a stupirsi e rallegrarsi con te di quello che sei.
Ci sono amiche che anche se vedi una volta ogni ‘non so più quanto tempo’ è sempre come se non ci si fosse mai allontanati perché lei è sempre nel tuo cuore e tu senti di essere sempre stata nel suo.
E c’è Dio.. che se lo lasci fare è sempre pronto a sorprenderti..

Se il cuore prima era pieno, ora trabocca..
Ne esce un GRAZIE enorme, un GRAZIE che non sarà mai sufficiente.. e se anche riuscisse ad esserlo, vorrei che fosse di più..

giovedì 21 gennaio 2010

Una rosa bianca


“Coltivo una rosa bianca
in giugno come in gennaio
per l’amico sincero
che mi dà la sua mano franca.
E per il crudele che strappa
il cuore con il quale vivo
né cardo né ortica
coltivo la rosa bianca.”

(José Martí)


venerdì 15 gennaio 2010

A come Amicizia

“La lontananza non è mai distanza”

lunedì 21 dicembre 2009

Quasi Natale...

“Caro Gesù ti scrivo / per chi non ti scrive mai, / per chi ha il cuore sordo / bruciato dalla vanità. / Per chi ti tradisce / con quei sogni che non portano a niente / per chi non capisce / questa gioia di sentirti sempre / amico e vicino.

Caro Gesù ti scrivo / per chi una casa non ce l'ha / per chi ha lasciato l'Africa lontana / e cerca un po' di solidarietà / per chi non sa riempire questa vita / con l'amore o i fiori del perdono, / per chi crede che sia finita, / per chi ha paura del mondo che c'è / e più non crede nell'uomo.

Gesù, ti prego, ancora! Vieni
a illuminare i nostri cuori soli,
a dare un senso a questi giorni duri,
a camminare insieme a noi.
Vieni
a colorare il cielo di ogni giorno,
a fare il vento più felice intorno,
ad aiutare chi non ce la fa.

Caro Gesù ti scrivo / perchè non ne posso più / di quelli che sanno tutto / e in questo tutto non ci sei Tu. / Perchè voglio che ci sia più amore / per quei fratelli che non hanno niente / e che la pace, come il grano al sole, / cresca e poi diventi pane d'oro / di tutta la gente.

Gesù ti prego ancora! Vieni
a illuminare i nostri cuori soli,
a dare un senso ai giorni vuoti e amari,
a camminare insieme a noi.
Vieni
a colorare il cielo di ogni giorno
a fare il vento più felice intorno
ad aiutare chi non ce la fa.
Signore vieni!”

(Caro Gesù ti scrivo, 40° Zecchino d’Oro)

lunedì 23 novembre 2009

Meraviglioso

“E’ vero / credetemi è accaduto / di notte su di un ponte / guardando l’acqua scura / con la dannata voglia / di fare un tuffo giù.
D’un tratto / qualcuno alle mie spalle / forse un angelo / vestito da passante / mi portò via dicendomi / così:
Meraviglioso,
ma come non ti accorgi / di quanto il mondo sia / meraviglioso.
Meraviglioso,
perfino il tuo dolore / potrà apparire poi / meraviglioso.
Ma guarda intorno a te / che doni ti hanno fatto: / ti hanno inventato il mare!
Tu dici non ho niente / Ti sembra niente il sole!
La vita / l’amore.
Meraviglioso [...]
La luce di un mattino / l’abbraccio di un amico / il viso di un bambino.
Meraviglioso / meraviglioso… [...]”

(Negramaro, Meraviglioso)

Meraviglioso...

giovedì 5 novembre 2009

"Tutto ciò con cui la vita lo faceva incontrare"

“Amava parlare e parlava bene, ornando il suo discorso con vezzeggiativi e proverbi che, così pareva a Pierre, egli stesso inventava; ma la principale attrattiva dei suoi racconti consisteva in questo: che nel suo linguaggio i più semplici avvenimenti, qualche volta quegli stessi a cui Pierre assisteva, senza notarli, acquistavano un carattere di solenne bellezza. Amava ascoltare le favole che un soldato raccontava durante le sere (sempre le medesime); ma più di tutto amava ascoltare dei racconti sulla vita vera. Sorrideva di gioia, ascoltandoli, intercalava delle parole e faceva delle domande che tendevano a chiarire nella sua mente la bellezza di quanto udiva. Non aveva affezioni, amicizia, amore, nel senso che Pierre dava a queste parole; ma viveva con amore e amava tutto ciò con cui la vita lo faceva incontrare, soprattutto l’uomo, - non un qualsiasi uomo determinato, ma quegli uomini che aveva davanti agli occhi.”

(Lev Tolstoj, Guerra e pace)

lunedì 26 ottobre 2009

Gli amici

“Gli amici sono i fratelli che ti scegli. Mappe che sanno raccontare dove vai. Alcuni vanno; altri restano. Con loro in comune hai tutto o quanto basta. Intorno a te formano un’altra famiglia. Ti condiscono la vita e dai loro gesti impari che l’amicizia ha un sapore speciale.”

domenica 11 ottobre 2009

Un buon confidente

"Un'altra qualità che non dovrebbe mai mancare in un buon confidente è la disposizione d'animo ad ascoltare per capire e non per curiosare nella vita altrui. E' un cattivo confidente colui che, approfittando della fiducia del suo interlocutore, lo ascolta solo per assecondare il desiderio malsano di spiare la sua intimità. L'atteggiamento giusto con cui dovremmo predisporci a ricevere una confidenza è piuttosto quello di ascoltare con l'intenzione di «farci carico», capire ciò che una persona ci sta raccontando per poterla così consigliare, consolare, per farle animo o rallegrarci insieme a lei. Al buon confidente non interessano tanto i fatti quanto le ripercussioni che questi fatti hanno avuto sulla persona che sta parlando. Il buon confidente si preoccupa più per la persona che per le cose che le sono accadute; queste ultime sono passeggere, mentre ciò che resta è l'intimità dell'amico. Ed è un buon confidente anche colui che lascia parlare [...]. E' colui che lascia briglia sciolta a chi sente la necessità di sfogarsi, che non interrompe a meno che non lo ritenga indispensabile, che accetta di essere spettatore e di lasciare all'altro il ruolo di protagonista. Che, infine, dimostra la sua partecipazione attraverso il silenzio, lo sguardo attento, un piccolo cenno del capo e che tutt'al più fa una domanda se non ha capito fino in fondo."

(Miguel Ángel Martí García, L'intimità)

martedì 1 settembre 2009

Il paradosso della vera amicizia

Amicizia vera tra due persone è quella in cui ognuno dei due si dona all'altro, per aiutarlo ad essere migliore di quanto già non sia e diventando in ciò migliore egli stesso.

"Un paradosso, questo della propria felicità ottenuta cercando la felicità dell'amico? Può darsi, ma la bellezza dell'amicizia è anche questa: imparare a vivere - ad abitare quasi - nel paradosso, senza smettere un istante di stupirsi."
(Alessandro Zaccuri, L'amicizia, in Fogli n. 118/19)